Photo credits: Claudia Porta - 10min yoga |
Lei era al Mamma che Blog anche per presentare la sua nuova App, 10min Yoga, un'app
che permette a tutti di provare a cimentarsi con lo yoga in soli 10 minuti, ed è adatta anche ai bambini.
|
Io ne sono entusiasta, anche se non sono un'assidua dello Yoga, con questa applicazione riesco ogni tanto a ritagliarmi appunto 10 minuti e fare un po' di rilassamento. E la cosa divertente è che si può fare anche con i bambini, si perché lei ha pensato anche a questo, essendo lei mamma e avendo trasmesso la sua passione ai suoi figli è riuscita a fare una sezione dedicata anche a loro, è molto carino vedere Stefano cimentarsi in questa disciplina e ogni tanto devo anche ammettere che quando lo facciamo assieme ci scappano anche delle grosse risate per la nostra goffaggine.
Chissà magari a settembre proverò a dedicarmi anche a un corso vero e proprio, intanto provo a seguire i consigli di Claudia.
Potete scegliere le varie tipologie di lezione da seguire, per il mal di schiena, per il relax per i bambini. E un mini video vi illustrerà esattamente come eseguire ogni posizione, e potete ripeterlo fino a che non l'avrete imparata.
|
Abbinato all'App c'è anche un mini sito dedicato, dove Claudia risponde alle domande degli utilizzatori dell'app, e accetta suggerimenti per migliorarla, oltre a dare utili consigli per chi si avvicina a questa disciplina.
L'ho contattata e le ho fatto alcune domande, quindi ora lascio parlare lei.
Ciao Claudia, la tua app è veramente molto bella e utile,
come sai ti seguo da un po’ e il tuo percorso personale mi ha sempre
affascinato molto.
Come sei arrivata ad appassionarti allo yoga? Pensi che se fossi rimasta a
vivere in città ti saresti comunque appassionata a questa disciplina?
Sì, ho iniziato a
praticare lo yoga quando vivevo a Torino. In un periodo piuttosto difficile,
questa disciplina mi sembrava uno spiraglio di luce.
Quanto hanno influito i tuo figli sulla decisione di creare
un app dove hai inserito lo Yoga anche per bambini?
Moltissimo. Vedendo
il loro interesse nei confronti dello yoga ho pensato di proporlo anche ai
figli delle persone che mi seguono in rete.
|
-
E tuo marito ti ha sostenuto in questa idea?
Quanto conta il suo supporto nelle tue decisioni lavorative?
Sì, e in questo caso
particolare il suo appoggio mi era indispensabile: abbiamo investito del denaro
nella realizzazione di questo progetto. Una decisione che poteva essere presa
solo in due.
-
Usando la tua app mi è piaciuto molto il fatto
che si possa interagire approdando a un sito dedicato dove ti si possono fare
domande in merito agli aggiornamenti che presto farai. Tieni conto del giudizio
del tuo pubblico per fare aggiustamenti?
Assolutamente sì. E
tutti i progetti ai quali mi sono dedicata finora (dai libri all’app, passando
per la produzione di mei tai) sono nati proprio dalle richieste dei miei
lettori.
-
Hai finanziato l’app da sola o con degli
sponsor? Chi ti ha aiutato per la realizzazione?
No. L’abbiamo
finanziata con i nostri risparmi. Per la parte tecnica mi sono rivolta a due
amici, conosciuti grazie al web, che si stanno facendo strada lavorando con le
loro passioni: Jacopo Santambrogio di Don’t Movie, e Matteo Roversi di Never Give App.
- Un’ultima domanda, non pensi che fare Yoga
basandosi solo su un’app e non con un maestro che ti corregga la postura possa
apportare danni in caso di errori di postura?
No. Le posizioni sono
state accuratamente selezionate e ci vorrebbe davvero tanto impegno per farsi
male. Certo, quest’app è solo la punta dell’iceberg. Il suo scopo è far
conoscere lo yoga, invogliando le persone ad approfondirne lo studio con
l’aiuto di un insegnante.
Grazie
.
Nessun commento:
Posta un commento
Se hai letto il mio post lasciami un commento. Mi fai felice.